chi sono i -sessuali? cosa provano?

Per tutto ciò che riguarda l'asessualità e gli asessuali.
Hope
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Celeste
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

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Hope ha scritto: Cosa si intende con "colui che la prova?".
Penso che non si possa intendere come "colui che la può provare", altrimenti basta provarla una sola volta nella vita in circostanze particolarissime per ricadere nella definizione di sessuale. Non mi sembra che questo sia sempre il caso.
Mi viene da pensare che ci sia un legame con l'intensità, (è possibile che io abbia letto da qualche parte che ci sono asessuali che la provano ma non sento il bisogno di agire in base ad essa o faccio confusione?), la frequenza e le circostanze (o i demisessuali non dovrebbero considerarsi parte dei grey-A e quindi degli asessuali). Ha senso quello che sto dicendo?
Allora: -sessuale (o non asessuale) è colui che prova attrazione sessuale in modo "regolare". Cosa vuol dire regolare?
Torniamo grosso modo al tuo interrogativo di partenza :mrgreen:
Come avrai letto in giro nel forum, non c'è un muro netto che divide sessuali da asessuali; l'immagine canonica che ci rappresenta (il triangolo di Aven che trovi qui) sottintende proprio questo, ovvero che andando dai bianchi ("normosessuali") ai neri (asessuali) si passa attraverso una scala di grigi gradualissima; chi si trova in una condizione di grigio chiarissimo prova "meno" attrazione sessuale (per intensità, per numero di volte...) rispetto a un bianco, ma magari non si rende neanche conto di questa differenza, e può percepirsi come un sessuale normalissimo. Allo stesso modo un grigio molto scuro, magari si percepisce come totalmente asessuale, perchè l'intensità dell'attrazione che ha provato nella sua vita era talmente bassa o talmente rara che non la considera neanche. L'autodeterminazione è anche questo, il modo in cui ci si percepisce è troppo rilevante per non influenzare il modo in cui ci si definisce: ognuno ha discrezionalità nel definirsi come meglio si sente, e non ci può essere una scala o un tribunale che dall'esterno tramite calcoli e casistiche ti assegna un'etichetta.
Questo per dirti, come premessa, che difficilmente avrai una risposta "matematica" a questi interrogativi, perchè in ognuno di noi, nel momento in cui scegliamo un'etichetta o una definizione in cui identificarci, credo che per un buon 70% influisca il "modo" in cui ci percepiamo soggettivamente, piuttosto che come siamo realmente (che non è comunque quantificabile); due persone con vissuti simili possono anche definirsi l'una grigia chiara e l'altra grigia scura, a seconda di come interpretano le proprie esperienze.

Per venire alle tue domande, chi percepisce attrazione sessuale ma non lo stimolo a fare qualcosa in proposito di solito viene fatto rientrare nell'area grigia, e non nell'asessualità in senso stretto; sarebbe asessuale se non provasse attrazione sessuale per nessuno. La demisessualità invece riguarda la modalità in cui si sperimenta attrazione sessuale, ovvero solo nel momento in cui si è instaurato un forte legame emotivo con la persona oggetto dell'attrazione. Un demisessuale può trovarsi a qualunque altezza della scala di grigi che dicevamo prima: se in questa modalità comunque sperimenta attrazione sessuale spesso o con forte intensità sarà un demisessuale molto chiaro, in caso opposto un demisessuale molto scuro (e via dicendo per le sfumature intermedie). Capisco che dovremmo metterci d'accordo su cosa significano le espressioni "spesso" e "forte intensità", ma qui non credo di saperti dare una spiegazione che sia meno intuitiva di così...
Hope ha scritto:Altra domanda (e mi rendo conto di quanto sembrerà stupida): qualcuno ha un'idea di quanto spesso un sessuale provi attrazione sessuale? Lo so che cambia da persone a persona, che se un eterosessuale finisce su un isola deserta con persone dello stesso genere potrebbe non provarla mai ed essere pur sempre eterosessuale ecc. ecc. però non posso fare a meno di pormi la domanda. Per esempio, sessuale sta in giro tutto il giorno in mezzo a una folla sufficiente eterogenea senza pensare nemmeno una volta "vorrei fare sesso con questa persona", sarebbe un caso anomalo statisticamente parlando?
Onestamente non lo so quanto spesso un normosessuale sperimenti attrazione sessuale. Non so neanche in che senso tu intenda qui attrazione sessuale. Si intende quella che un sessuale prova nei 5 minuti precedenti un rapporto sessuale? O si intende quando un sessuale vede qualcuno che gli piace e ci fa sù un pensierino che finisce lì? Questo secondo caso, come sensazione, è sicuramente molto più frequente. Ma se mi chiedi "statisticamente" quanto più fequente, non saprei risponderti...
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Trucis »

Hope ha scritto: So che è quasi impossibile avere una risposta, ma mi domandavo cos'è la "norma", cos'è l'attrazione sessuale sperimentata "in modo regolare".
Fammi capire, in pratica tu hai sperimentato nel corso delle tue esperienze dell'attrazione sessuale, ma questa si è presentata in misura, secondo te, minore rispetto ai normo-sessuali. Quindi per capire se tu fai parte del mondo asessuale ti stai domandando qual è la frequenza con cui i sessuali provano questi istinti, per poter poi fare un confronto?

Secondo me è un percorso sbagliato. Per un sessuale il sesso nella coppia rappresenta la massima aspirazione, l'espressione più pura dell'amore che li lega (escludendo del tutto il sesso fatto per divertimento che nn riesco a concepire). Per un asessuale non è così. Questi se si trovano a consumare un rapporto sessuale lo vivono in maniera differente, più meccanica e distaccata, magari col solo obbiettivo di soddisfare il proprio partner. Queste persone possono vivere una relazione romantica e colmare a pieno i propri bisogni senza ricorrere alla penetrazione.
Poi essendoci molte sfumature di grigi, ci possono essere persone super dark per cui il sesso è un abominio e lo evitano, e persone più light che lo abbracciano in alcuni momenti particolari.
Quindi secondo me , in base alle tue esperienze, dovresti piuttosto riflettere su come ti poni tu nei confronti del sesso.

Aggiungo che questa è l'opinione di un neofita dell'asex, percui attenderei risposte da qualche altro senior member! :D

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Celeste »

Hope ha scritto:La definizione di asessualità adottata da aven ha il vantaggio di essere semplice, ma si presta a tante interpretazioni. faccio un altro esempio oltre a quello che ho riportato nella domanda:
questa è la definizione di asessuale :"An asexual person is a person who does not experience sexual attraction".
se io pongo l'enfasi su sexual, lascio intendere che gli asessuali provano altri tipi di attrazione.
se io pongo l'enfasi su attraction lascio intendere che gli asessuali non provano attrazione, ma qualcosaltro, di natura sempre sessuale.
La prima è corretta: un asessuale non prova attrazione sessuale, ma può provare altri tipi di attrazione (li trovi qui).
La seconda: se per "qualcos'altro di natura sessuale" intendi desiderio e libido, la risposta è sì, un asessuale li può sperimentare. Quello che un asessuale non prova è attrazione sessuale verso qualcuno di concreto, di qualunque sesso e di qualunque genere. In altri termini, non sperimenta mai la voglia di avere realmente un rapporto sessuale con qualcuno di concreto.
A me la definizione sembra chiara, ma probabilmente è proprio questo il problema, perchè non afferro cosa ti sfugga. Se possiamo chiarirtelo meglio, non farti scrupoli a chiedere, può essere che qualche altro utente abbia una definizione più chiara per te. La mia difficoltà sta forse nel fatto che io stessa non l'ho mai provata, quindi di fatto non sono in grado di spiegare cosa sia l'attrazione sessuale.

Posso chiederti esattamente in quali punti hai trovato definizioni discordanti o che sembrano contraddirsi? Magari è più semplice partire da lì per darti una mano!
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

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Bianca
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Bianca »

Certo che per complicarvi la vita le inventate proprio tutte!
Innanzi tutto bisogna fare una netta distinzione tra uomini e donne.
Provano attrazione sessuale in modo diverso, in momenti diversi e sollecitati da situazioni diverse.
I tempi e le frequenze dipendono dallo stato, dalle condizioni, anche fisiche, dall'essere o no innamorati, dal vivere o no un rapporto amoroso. Punto
E poi, ognuno a modo suo.
Non ci sono regole, nè date, nè scadenze da rispettare.
Non si deve, per forza, rientrare in statistiche.
Ci si comporta come ci si sente.
Anche tra i sessuali ci può essere una frequenza di una volta al mese, in alcuni periodi e per i motivi più svariati, ma nessuno viene bacchettato per questo.
Personalmente, sono più portata a considerare il bianco e il nero, senza tutte quelle sfumature intermedie che, secondo me, rientrano comunque nella "normalità" di intendere il sesso.
Voglio dire: ci sono persone che considerano il sesso una componente scontata della loro esistenza e si comportano di conseguenza, in rapporti stabili o occasionali.
Ci sono persone che escludono, ESCLUDONO il sesso dalla loro esistenza e si comportano di conseguenza, con o senza rapporti sentimentali.
In questo modo, il tutto si semplifica enormemente.
Chi esclude il sesso perché NON GLI INTERESSA, è un asessuale; chi lo dà per scontato e ha interesse a viverlo è un sessuale. Tutte le altre posizioni sono, appunto, sfumature che, sempre secondo me, non devono neppure, necessariamente, essere oggetto di esame.
Senza dimenticare che, nella vita, possono cambiare contesti, situazioni, possibilità; possono subentrare malattie, succedere incidenti, sopraggiungere impedimenti. Tutta la vita quotidiana viene coinvolta e anche l'aspetto sessuale ne subisce le conseguenze.

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Celeste »

Il problema, Bianca, è che le sfumature intermedie esistono, e non sarebbe giusto nei confronti di nessuno escluderle o farle rientrare a forza in una delle due categorie, bianco o nero, e anche se sembra una "semplificazione" non rispecchia la realtà.
Inoltre non necessariamente gli asex escludono tout court il sesso dalla loro vita, ci sono molti asex che lo praticano (per i più svariati motivi eccetto l'attrazione sessuale).
Tutti gli altri aspetti rientrano nell'ambito del comportamento (scelto liberamente o "costretto" da malattie o incidenti) ma non intaccano nè modificano l'orientamento innato.
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Celeste »

Hope, ho trovato il punto nella discussione a cui ti riferisci in cui si dice che il desiderio ha una componente di volontà.
Messa così personalmente non sarei d'accordo: io intendo la libido come un impulso fisiologico sessuale slegato da un oggetto esterno, e il desiderio -al limite- direi che viene percepito come "voglia di soddisfare quell'impulso fisiologico" (tramite rapporto sessuale, autoerotismo...).
È un po' come dire "fame" rispetto all' "acquolina" che ti viene quando vedi un cibo che ti piace, anche se in quel momento hai lo stomaco pieno, e il tuo corpo non ti sta dicendo che hai fame e che hai bisogno di mangiare (in questo caso non sarebbe un tuo bisogno fisiologico spontaneo ma sarebbe causato da un oggetto esterno, come nel caso dell'attrazione).

Credo che chi scriveva intendesse che il desiderio viene percepito come voglia e si traduce nella volontà di soddisfare la libido, perchè il tuo corpo te lo sta chiedendo. Non credo che intendesse che il desiderio è qualcosa che nasce per una volontà dell'individuo, perchè è un bisogno fisiologico, e non avrebbe senso (come non avrebbe senso dire che si "decide" di avere fame o sete).
Attendiamo magari che si colleghi qualcuno che aveva partecipato a quella discussione e sentiamo cosa ne pensa ;)
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Esmeralda »

Credo che la si provi spesso.
Camminando per strada, ad esempio, la si dovrebbe provare - di norma - verso le persone verso cui si ha un' attrazione estetica.
Non so come funzioni per le donne (se sia diverso, insomma) ma gli uomini quando trovano forme ''di loro gusto'' fanno questo genere di pensieri e hanno fantasie al riguardo (questo mi è stato ripetutamente detto).

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Bianca »

A me nessuno ha detto niente, ma mi fa anche un po' venire il nervoso che per gli uomini sia come dici tu?
Per le donne, me e altre che so io, non funziona così.
Non è che io vada per la strada e mi nasca il desiderio per tutti quelli che incontro e ci fantastichi sopra; proprio no.
Posso notare un bell'uomo, ma è una questione estetica, da li a fantasticarci ce ne corre!
Da li al passare alla pratica poi, c'è l'universo!!
Io credo che ogni sessuale dia alla pratica un significato che è diverso da una persona all'altra.
Per me è una cosa importante, deve avere un significato e un senso profondi.
Escludo l'occasionale ed escludo qualsiasi gesto orientato solo al piacere.
Per questo non ho difficoltà ad escludere il sesso se amo un asessuale: solo per amore, solo per amore.
Ultima modifica di Bianca il mar ott 28, 2014 5:12 pm, modificato 1 volta in totale.

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Celeste »

Anch'io penso sia soggettivo e vari da persona a persona.

Tra il provare attrazione e arrivare alla pratica passa sicuramente un abisso, per milioni di motivi, anche culturali, legati a come si è stati cresciuti o alle esperienze che si sono vissute.
Non credo che ci sia una fattore "naturale" che trattiene un sessuale dal passare dall'attrazione alla pratica: penso intervenga la razionalità, anche se in modo automatico e non ce ne si renda conto.
Invece l'attrazione sessuale è un qualcosa di naturale, può accadere al di fuori del controllo della razionalità e non c'è nulla di male. Poi ovviamente varierà di intensità, dal "...però!" che si dimentica subito, per arrivare fino all'attrazione forte.
In questo senso credo sia più frequente di quanto pensiamo.

Credo anche che l'attrazione sessuale sia certamente legata a quella estetica, ma non solo: conosco casi di persone che mi hanno raccontato di aver provato attazione sessuale irresistibile per qualcuno che (a loro detta) fisicamente non gli piaceva, e altri che mi hanno detto che tra più persone che gli piacevano fisicamente provavano attrazione sessuale solo per una (usando l'espressione "tizio/a è bell* ma non mi dice nulla").
Direi che come nell'attrazione estetica hanno peso i "gusti personali", così immagino sia anche per l'attrazione sessuale, anche se magari basati su canoni differenti (un comportamento, un modo di muoversi o di parlare...)
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eirikur
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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da eirikur »

Credo che questa discussione travalichi il concetto di "pippa mentale" (detta con tutto il rispetto per l'apritore e i contributori).

Credere che i sessuali stiano li a fantasticare su ogni donna/uomo che passa, o vivano con "l'acquolina" alla bocca (per non dire "la bava") tutto il giorno è opinione (un po' troppo) diffusa su questo forum. Come anche la ridicola teoria che non pensando al sesso l'asessuale abbia più tempo per pensare a cose concrete, oppure abbia migliori capacità di valutazione non essendo obnubilato dal pensiero fisso del sesso...

Dire poi che questo valga per gli uomini è una vecchia storia, che vale tanto quanto quella che gli asessuali sono per lo più donne perché esse hanno meno interesse al sesso.

Definire una "frequenza normale" è un esercizio inutile, inconcludente, e aggiungo controproducente.
Prova ne è il fatto che su questo forum ci sono (o sono passate) persone, che per definizione dovrebbe essere vicine al mondo asessuale, che fanno più sesso di tanti altri che sarebbero considerati sessuali.

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Re: chi sono i -sessuali? cosa provano?

Messaggio da Bianca »

Non è una ridicola teoria e non è una questione di tempo.
Per l'asessuale, non c'è una parte dell'esistenza che assorbe energie, quindi queste possono essere impiegate diversamente.

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